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LA STORIA. Francesco Benevelli. Il geologo che brucia le retine della DR1

Trentatrè punti realizzati tanto per iniziare bene il 2025. Nella prima giornata del nuovo anno del campionato di DIVISIONE REGIONALE 1 brilla la prestazione offensiva di FRANCESCO BENEVELLI, un giocatore che con la categoria ha forse ben poco a che fare se non fosse per le priorità che lo stesso atleta ha assegnato all’attività professionale e alla famiglia a discapito quindi del gioco con la palla a spicchi in mano.
Oggi Benevelli è uno dei cardini del Pesaro Basket, formazione che milita nei quartieri nobili del Girone A della DR1 e che punta in alto dopo essersi fermata in finale playoff lo scorso anno. Ma il giocatore pesarese (conosciuto ormai da tutti come “Bonga” con un soprannome affibbiatogli da una compagna di classe ai tempi delle medie) ha un recente passato che lo ha portato anche a calcare i parquet fuori regione, e in categorie superiori, in un percorso parallelo tra campo e studi universitari che lo hanno condotto alla laurea in geologia grazie alla quale oggi esercita la professione in un’azienda di Fano.

LA PALLACANESTRO. SCELTA OBBLIGATA. Classe 1988, Francesco Benevelli è figlio di Amos, icona della Scavolini Pesaro anni ’80 con cui ha vinto la Coppa delle Coppe nel 1983 in una carriera da tiratore micidiale indossando anche le maglie di Fortitudo Bologna, Treviso e Fabriano. E’ il secondo di tre fratelli. Il maggiore, Andrea ha giocato per lunghi anni per lo più in Serie A2 militando anche nell’Aurora Jesi nel 16/17, il più piccolo, Federico, è arrivato fino alle minors regionali.
“Sin da piccolo ho avuto il futuro abbastanza segnato. Nascere a Pesaro, da un genitore giocatore di Serie A come mio padre non poteva che portarmi su un campo da basket. Ho iniziato prestissimo, avevo 5 anni, ho fatto tutta la trafila delle giovanili dell’allora Scavolini e poi ho iniziato a giocare nei campionati delle Marche iniziando dal prestito a Porto S.Elpidio e poi Fossombrone.”


BENVENUTO AL NORD. I primi riscontri positivi su un parquet consigliano di provare le opportunità lontano da casa. Ecco quindi che Francesco sceglie Alto Sebino con cui vince subito il campionato di Serie C1. Successivamente tre anni a Pavia (altro campionato di C vinto) fino a quella vissuta a Vigevano vincendo nuovamente la C Gold.
“Nel 2010 ho fatto la prima esperienza fuori regione. Sono stati anni molto importanti perchè ho integrato il basket con lo studio. Ero iscritto alla facoltà di Geologia, prima ad Urbino e poi a Pavia dove nel frattempo ero andato a giocare e li mi sono laureato. Una volta completato il percorso universitario sono tornato a Pesaro e ripreso a giocare per squadre della città. Iniziando a lavorare ho dovuto sospendere l’attività sportiva un anno perchè ero impegnato su navi da ricerca che facevano indagini in mare e ovviamente non potevo conciliare il tutto con lo sport. Con il cambio di lavoro sono tornato in pianta stabile a Pesaro, e in campo. Nel frattempo si è anche allargata la famiglia con la nascita di Ludovico.”


ANCORA IN CAMPO. Abbandonate ormai le pressioni legate a un carriera in campo da valutare e costruire Benevelli indossa oggi la canotta per pura passione del gioco cercando di trasmettere a chi con lui condivide ogni giorno lo spogliatoio quei valori veri dello sport senza dimenticare mai la sua grande voglia di vincere e di fare canestro.
“Giocare mi fa sempre piacere. Il basket è sempre stata la mia passione più grande e ancora oggi mi diverte ed essere in campo mi fa stare bene. Nonostante i miei 36 anni mi soddisfa ancora molto, e giocare è per me una grande valvola di sfogo. Non ho più l’impeto del giovane che vuole emergere e me la godo ancora di più rispetto ad anni fa. Ora che ho anche un figlio cercherò di trasmettergli i valori dello sport e la bellezza della pallacanestro, poi starà a lui scegliere. Proprio come fece mio padre con me e i miei fratelli. Essendo stato giocatore mio padre ha sempre capito le situazioni e le esigenze del nostro mondo, è stata una persona che non è mai intervenuta, mi ha sempre aiutato e ha contribuito al mio miglioramento ma non mi ha mai fatto sentire il peso di dover per forza seguire le sue orme.”
IL FUTURO. Il tempo scorre, gli anni avanzano e il basket resterà sempre una prerogativa nella vita di Francesco. “Allenare non mi fa impazzire, devo essere sincero. Finchè riesco quindi voglio continuare a giocare e magari aggiungere qualche campionato vinto. Provare la sensazione che sa dare la vittoria e condividerla con il resto dello spogliatoio è qualcosa di unico, e fino a quando ne avrò le possibilità voglio proseguire su questa strada. Poi vedremo.”
I desideri di continuare sono oggettivamente dimostrati dai numeri tenuti da Francesco Benevelli in questa prima parte stagione. Nove presenze e nell’ultima, quella in casa contro il Montecchio che ha aperto il 2025, ha fatto registrare il season high con 33 punti (8 triple) superando i 28 punti segnati il 14 novembre a Jesi e i 27 di una settimana più tardi realizzati contro Chiaravalle. Numeri da campione.


Ufficio Stampa FIP MARCHE