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FIP MARCHE Stories. Andrea Maggiotto il BOMBER immortale della SERIE C

22 Marzo 2025

BOMBER di razza con un feeling innato con il canestro. Quando il nome di Andrea Maggiotto compare nei roster di qualche squadra è impossibile poi non vederlo in cima alla classifica dei marcatori, a qualsiasi latitudine e campionato. Regola confermata anche in questa stagione con il classe 1988 che è il miglior realizzatore dell’attuale girone marchigiano-emiliano romagnolo di Serie C con la maglia del Pisaurum Basket, la “Società di famiglia” dove è arrivato in estate come ultima tappa in ordine temporale di un percorso cestistico che lo ha visto partire dalla giovanili della VL e viaggiare l’Italia in lungo e in largo. Morciano di Romagna, in Serie C nel 2005 la sua prima esperienza lontano dall’alma mater VL, poi a Fossombrone sotto la guida di coach Gabriele Giordani con cui vince il suo primo campionato di C. Due stagioni a Senigallia lo consacrano a tal punto da far posare sul suo talento gli occhi di tanti osservatori a livello nazionale. A Jesolo la prima esperienza in B1 e poi il salto in Serie A con la Pallacanestro Biella (stagione 09/10) compagno di squadra tra gli altri di Matteo Soragna e Pietro Aradori. In quella stagione gioca anche in Eurocup e alla fine i piemontesi di coach Luca Bechi ottengono la salvezza. Per il non ancora 22enne Maggiotto spiccioli di campo (9 punti in totale realizzati e messi a segno tutti nella larga vittoria biellese a Napoli il 3 gennaio 2010) e l’ovvia smania di giocare. Da Biella il trasferimento l’anno successivo a Torino in B, stessa categoria nel 2011 a Ferrara dove vince da protagonista il campionato. Inizia l’annata 12/13 nel “suo” Pisarum ma a novembre 2012 accetta la chiamata di Bisceglie. Con la maglia arancione dei pesaresi gioca nel 13/14 poi va a vincere un altro torneo di C a Falconara. Eccolo a Montecatini, poi nel 2016 torna a Senigallia, va a P.S.Elpidio l’anno dopo e di nuovo sulla Spiaggia di Velluto nella stagione 18/19. Le retine continuano a bruciare nell’anno e mezzo trascorso a Fiorenzuola, periodo funestato dal covid. In Val d’Arda rimane fino all’aprile del 2021 poi chiude quella stagione al Bologna Basket. In Emilia è l’ultimo appuntamento fuori regione. Nell’estate è il colpo di mercato del Montemarciano Basket dove disputa gli ultimi tre campionati (sempre da protagonista) prima del ritorno in questa stagione al Pisaurum dove per l’occasione si è tagliato anche la sua folta barba, segno distintivo per tanti anni.

Un lungo anello che si è chiuso quindi per Maggiotto che ha iniziato forse un pò in sordina l’attuale campionato ma il suo è stato un crescendo in termini di rendimento e costanza. Nel mese di marzo ha finora fatto registrare prestazioni da 27 punti contro Fossombrone, 30 contro Jesi e 31 con Guelfo che è anche il suo season high fino alla 22a giornata. Numeri che lo hanno portato a diventare inevitabilmente il principe dei marcatori scavalcando Saltykov di Santarcangelo.

Andrea, che tipo di annata stai vivendo? sia a livello di squadra che individualmente?
“Non un’annata semplice e a tratti complicata. C’è stato il quasi totale rinnovamento della squadra che ha un pò complicato gli automatismi che c’erano negli ultimi anni. Un cambiamento che ha avuto del tempo per essere quindi metabolizzato. Personalmente ho avuto delle difficoltà iniziale fisiche e mentali ma da un pò di tempo mi sono ripreso e direi che le cose vanno molto meglio nell’ultimo periodo.”

Mancano poche giornate alla fine della regular season e si possono già tracciare i primi bilanci. Fanne uno tu complessivo su questo campionato.
“E’ un campionato sostanzialmente diviso in due tronconi. Le due romagnole che la fanno da padrone tranquillamente, Forlimpopoli e Santarcangelo hanno ampiamente dimostrato di essere di categoria superiore sia come gioco che come squadra. C’è invece un certo livellamento tra le marchigiane che sono più o meno sullo stesso livello. Questo è sicuramente un beneficio per lo spettacolo e per chi gioca è più divertente. Mancano poche giornate alla fine della stagione regolare ma parecchi verdetti sono ancora da scrivere e che credo che arrivino solo nelle ultime partite.”

E tu con il tuo Pisarum dove punti di arrivare?
“Siamo una squadra tutta nuova con alcune scommesse giovani che sono al primo vero campionato senior. La salvezza da conquistare il prima possibile era l’obbiettivo principale, tutto quello che viene a salvezza acquisita ci farà giocare con più leggerezza e spensieratezza. Tutto ce lo terremo stretto come utile esperienza per il futuro di ogni singolo e di gruppo.”

Stai giocando in un campionato dove ci sono tanti giovani. Qual è secondo il tuo punto di vista il loro valore?
“Ci sono davvero giovani da tutte le parti (afferma ridendo quasi a “maledire” la loro freschezza atletica e fisica). Chi per scelta o chi per necessità fa giocare davvero tanto i loro under. Ovviamente ce ne sono alcuni acerbi e altri più pronti, alcuni davvero forti. C’è qualcuno addirittura con delle esperienze ed altri che sono qui per farle. Per quanto riguarda i miei compagni devo dire che tra alti e bassi si sono impegnati molto e sono cresciuti parecchio durante il campionato. Sono contento di loro.”

Guardiamo un po’ al tuo passato. Giocatore dal punto di vista offensivo di grande spessore in Serie B. Forse finito un po’ presto nel mondo delle minors? Perché questa scelta?
“E’ stata una scelta presa dopo attente riflessioni e che credo oculata. La famiglia stava crescendo e sinceramente non c’erano più i presupposti per me per continuare una vita che richiedeva sempre più professionalità, una dedizione quasi maniacale e che soprattutto non contraccambiava. Quindi ho deciso di fare diciamo un passo indietro per continuare a giocare a casa e nel frattempo vivere la famiglia e il lavoro in vista del futuro.”

Nella tua carriera avrai mille ricordi belli e brutti. Quali sono quelli a cui sei più legato? Sia positivi che negativi.
“I ricordi più belli sono sicuramente legati ai campionati vinti. Dopo un anno di grandi fatiche e sacrifici, vincere un campionato credo sia la la cosa più gratificante per un giocatore ma anche per un uomo di sport in genere. Tra i ricordi indelebili ci metto ovviamente l’esordio in Serie A a Biella arrivato in un derby in trasferta a Cantù e quello in Eurocup (il 24 novembre 2009 al Biella Forum 6′ in campo nella vittoria dell’Angelico contro i cechi del CEZ Nymburk). Il ricordo maggiormente negativo è stato rimanere senza squadra proprio nell’estate successiva a una vittoria in campionato. Aspettative tante dopo un bel successo ma che non si sono materializzate.”

A quale allenatore sei più legato tra quelli che hai avuto in tutti questi anni?
“Mi sono trovato sono trovato molto bene con Alessandro Valli a Senigallia. Con lui mi sono sempre espresso a buon livelli. Poi ci siamo ritrovati insieme anche a Montemarciano.”

A livello di compagni di squadra. A quale sei rimasto maggiormente affezionato? Qual è il tuo compagno di squadra ideale?
“Un paio di nomi andando indietro. Fabio Giampieri, compagno di tante battaglie a Senigallia e Luca Fowler con cui i condiviso l’esperienza a Fiorenzuola. Più recentemente tutti i compagni di squadre di Montemarciano dove si era venuto a creare davvero un bel gruppo. Il compagno ideale per me è uno che capisce al volo i momenti della partita. Uno di poche parole e soprattutto belle ed utili giocate.”

Chiudiamo con il tuo futuro. In quale ruolo ti vedi quando un giorno (ancora lontano) avrai smesso di giocare?
“Fidati che non è poi così lontano. Chiaramente priorità alla possibilità di entrare nella società del Pisaurum. Vedremo, ne parleremo con calma a tempo debito.”  Nel frattempo le retine da incendiare sono ancora tante.

Ufficio Stampa FIP MARCHE